di
Giacomo Malaspina
Restauro
Dal legno all'osso
I mobili intarsiati, riccamente decorati e dalle forme elaborate si elevano rispetto agli altri per l’intrinseco valore e la qualità delle lavorazioni che li contraddistinguono. Tali caratteristiche nascono dalla scelta e dall’accostamento di materiali molto diversi tra loro che, combinati insieme alle tecniche più raffinate dell’ebanisteria, producono esemplari unici. Ma qual è, dal punto di vista tecnico-conservativo, il prezzo da pagare per questa unicità? Sappiamo già che ogni materia reagisce in modo differente alle variazioni dell’ambiente in cui si trova e che questo fenomeno è ancor più accentuato per tutto ciò che ha origini naturali. Dobbiamo quindi pensare il mobile come un insieme di variabili in continua ricerca di equilibrio; tanto rispetto all’ambiente che le circonda quanto l’una rispetto all’altra. A volte, che questo accada per negligenza, incuria o a seguito di eventi imprevedibili e traumatici, l’equilibrio di cui sopra viene bruscamente sconvolto ed il degrado naturale degli oggetti incredibilmente accelerato. Quello che documentiamo è proprio uno di quei casi in cui le operazioni di restauro sono spinte all’estremo. I molteplici problemi di questo lavoro sono profondamente interconnessi e vanno quindi affrontati con consapevolezza e metodo.
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