di
Daniele Nocetti
Materiali
Le mole per smerigliatrici
La mola da banco, chiamata anche smerigliatrice, è una macchina indispensabile in ogni laboratorio; il suo compito principale è l’affilatura degli utensili, talvolta l’eliminazione delle bave metalliche, oppure l’asportazione di metallo da un pezzo per modificarne la forma, come avviene per scalpelli o taglienti autocostruiti. Questa macchina viene abitualmente fissata su un banco o su un supporto sufficientemente stabile per resistere alla pressione dei pezzi metallici che le vengono accostati ed alle vibrazioni che si possono innescare per effetto della rotazione delle mole, specie se non sono perfettamente centrate. Generalmente all’albero del suo motore, che sporge da entrambi i lati, vengono applicate due mole a disco o una mola ed una spazzola di acciaio; le mole a disco vengono costruite con vari diametri (per es.: 100, 125, 150, 200 mm.), vari spessori e vari materiali per essere montate su macchine con caratteristiche e destinazioni diverse e generalmente lavorano a secco. I diametri maggiori lasciano una superficie meno concava di quelli minori pertanto i taglienti risulteranno avere più metallo dietro al filo e saranno meno fragili. È un dato da tenere in considerazione se l’uso della smerigliatrice è destinato alla sgrossatura di lame di pialle e scalpelli. 150mm di diametro in questi casi è il minimo sindacale.
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