di
Giacomo Malaspina
Attrezzatura manuale
Restauro e ripristino dei coltelli a petto
Il coltello a petto è senz’altro uno strumento arcaico e viene normalmente inteso come un attrezzo da sgrossatura o semplicemente come uno scortecciatore. Viene infatti molto uti- lizzato nei boschi per ripulire materiale da paleria. In realtà ha avuto un’importanza fondamentale nella storia della falegnameria e a tutt’oggi viene ampiamente usato non solo per la sgrossatura ma anche per lavori estremamente delicati. Certo è stato soppiantato per questi ultimi dalla vastringa ma, gestito correttamente, può dare molte soddisfazioni. La sua fisionomia è quella di una lunga e stretta lama affilata su un lato lungo. L’acciaio che forma la lama si prolunga ai lati per inserirsi in due manici; un altro nome dello strumento è infatti coltello a due mani o due manici. Tralasciamo in questa le modalità d’uso, ne parleremo approfonditamente nella nuova rubrica “Tutto su...” e dedichiamoci invece al restauro. I siti di aste on line francesi, tedeschi e inglesi sono zeppi di occasioni e vale la pena di spendere pochi euro per avere utensili altamente performanti, anche se occorrono un poco di fatica e dedizione per riportarli allo splendore di un tempo. Se invece non volete rischiare potete comprarne di nuovi; vengono ancora prodotti da diverse aziende e proprio in questo numero ne recensiamo uno dell’austriaca STUBAI.
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