di
Redazione
Attrezzatura manuale
Lame di ricambio Veritas
Pur lavorando il legno, ci ritroviamo spesso a dover fare delle scelte (più o meno consapevoli) sull’acciaio, mate- riale con cui sono costruiti i taglienti dei nostri utensili. Quando acquistiamo uno scalpello, una sega o una pialla dovrem- mo sapere che gran parte del valore e dei meriti di quegli strumenti dipende dalla qualità con cui è stata costruita la loro lama. Se della sua tecnica realizzati- va è difficile saperne poco o nulla, il più delle volte ci viene almeno detto quale acciaio è stato utilizzato nel processo. Fino a non molti anni fa s’impiegavano acciai relativamente morbidi, che contenevano solamente ferro e carbonio, e si usavano sistemi per la loro affilatura relativamente economici e di facile reperibilità. Qualche anno fa, a questa produzione, si è affiancata quella di acciai caratterizzati dalla presenza di leganti che gli conferiscono una durezza supe- riore, come nel caso del cromo, nichel o molibdeno, per citarne qualcuno. Gli acciai più duri si consumano e si dete- riorano più lentamente di quelli morbidi, ma richiedono degli abrasivi diversi o implicano un consumo più rapido di quelli vecchi e comunque un tempo di affilatura maggiore. Per questo motivo i vecchi acciai morbidi tornano oggi a essere offerti sul mercato in alternativa a quelli più duri e qualcuno si domanda quale strada prendere al momento dell’acquisto.