di
Paolo Frattari
Scultura, intaglio e intarsio
Il busto svuotato
La scultura è una professione che comprende varie discipline: il disegno anzitutto, l’affilatura degli attrezzi, la falegnameria in alcune nozioni basilari e, se si decide di rappresentare la figura, per ultimo l’anatomia. Il saper di ognuna non è isolato dalle altre, per poter migliorare occorre che tutte si perfezionino: un assemblaggio sbagliato pregiudicherebbe la fluidità delle forme e così delle sgorbie non affilate mostrerebbero delle striature dannose; la scultura è come un carro colmo di oggetti, se si decide di inizia- re il cammino bisogna trainare tutto. Nei vari articoli presentati su questa rivista ho mostrato alcune di queste professioni, in questo inizierò a parlare d’anatomia, sicuramente il cuore pulsante della scultura; essendo un argomento complesso mi limiterò a descrive sommariamente i vari muscoli che compongono il busto, accennerò ad alcune sporgenze ossee e sfiorerò la morfologia esterna. Prenderò poi qualche muscolo fondamentale e cercherò di descriverlo dettagliatamente, per far capire come funziona, come cambia in base alle diverse posizioni, dove si trovano i suoi tendini ed altro ancora.
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